Soltanto due anni fa si apprestava a vincere il suo primo titolo, lo scudetto Under 19 con il Regalbuto di Paniccia, Lo Cicero e Palmegiani. Ora sta facendo ammattire tutte le difese di Serie A, un punto fermo della Nazionale di Max Bellarte. È un Antonino Isgrò letteralmente cambiato rispetto al 2021, quasi irriconoscibile. Rapidità e velocità sono state modificate in maniera direttamente proporzionale all’aumento dei giri del motore, perché in Serie A ci si deve adeguare a un altro ritmo. La timidezza ha lasciato spazio all’irriverenza. Il talento palermitano, appena un classe 2002, è un acceleratore di energia, per certi versi sfacciato, nell’accezione positivo però del termine, inteso come una enorme e piacevole vivacità in campo, spensieratezza, ricerca dell’uno contro uno per competere e nel segno del puro divertimento ma non fine a se stesso.
Sei sempre quell’Isgrò lì, quello di due anni fa?
“Giocare insieme a tanti giocatori forti ti porta al cambiamento, io sto imparando da loro. All’Olimpus Roma ce ne sono tanti, mi confronto spesso con Fortino. In Nazionale c’è Merlim. Personalità e divertimento sono la mia forza. Paura dei falli per i troppi dribbling? No, anzi: mi stimolano sempre a fare meglio”.
Hai subito parlato di Merlim, non è certo un segreto che sia il tuo idolo…
“Mi ispiro a lui, per me è il più forte giocatore al mondo nell’uno contro uno. Ci parlo spesso in Nazionale, chiedo sempre consigli e lo copio un po’. Io il nuovo Babalù? Vorrei tanto, ma per il momento il paragone è un po’ esagerato”.
Tre partite altrettante vittorie. Nessuno come l’Olimpus Roma in questo inizio di regular season
“Già eravamo un grande gruppo, adesso siamo più esperti rispetto alla passata stagione. Il segreto sta proprio lì. Sono rimasto colpito da Fortino: è un campione, anche e soprattutto di umiltà”.
Capitolo Italfutsal. La sensazione è che questa Nazionale stia attraversando un periodo di crescita: è più competitiva e in grado di giocarsi le sue chance per la qualificazione al Mondiale.
“Peccato per il pareggio con la Repubblica Ceca, anche se non cambiava nulla in ottica Slovenia: dobbiamo comunque andare lì a vincere. Non sarà per niente facile, ma io ho fiducia in questa Nazionale”.